martedì 25 maggio 2010

Contro-blog verso il blog di Jamie Hall sulla fusione a osso di seppia

La fusione a osso di seppia è una forma di fusione in gravità ed è stata usata migliaia di anni fa da cinesi e greci, tra gli altri popoli. Logicamente, il metodo è stato sviluppato in aree geografiche vicino al mare o all’oceano in modo da avere accesso all’osso di seppia. Nelle zone continentali, per la fusione in gravità viene utilizzata invece argilla, sabbia o tufo. La fusione in gravità è ancora oggi ampiamente usata in tutto il mondo.

Ho studiato con il Maestro Baiocco, che aveva lavorato per Bulgari nel fare anelli-sigillo. Da Bulgari si usavano modelli di piombo o di indio senza sottosquadri per imprimere il disegno nell’osso di seppia. Maestro Baiocco poteva produrre in un giorno un anello-sigillo completo partendo da zero. In effetti, lo realizzava in 4 ore, poi se ne andava alle corse dei cavalli per tornare al laboratorio poco prima della chiusura per dare all'anello il tocco finale.

La procedura è la seguente: si fa il calco, si fonde, si lima liscio l’interno dell’anello, per compattare il metallo si martella l’anello posto su un mandrino in acciaio, si lima all'interno per ottenere la misura desiderata ed all’esterno per la forma desiderata, si svuota l’anello.

Questa tecnica può dare un’immediata gratificazione ed è anche utile per produrre una parte mancante di un oggetto da consegnare in giornata.

Consigli del Maestro:
1. Inserire una sottile striscia curva di zinco attraverso l'apertura del canale di colata. Il metallo caldo scioglierà istantaneamente lo zinco e il flusso sarà più rapido e agevole.
2. Mai fare una fusione in una giornata nuvolosa. L'eccesso di umidità atmosferica provoca l'emissione di più vapore e quindi più porosità del metallo.

Sono d'accordo con il signor Hall quando dice che "può essere un materiale di grande instabilità da lavorare". È difficile ottenere risultati ripetibili. E il peso della fusione dipende dalla grazia di dio. Ma, visto che la trama di osso di seppia resta molto popolare come disegno per le superfici, io e molti altri ci diamo da fare per ottenere risultati controllabili.


Molto semplicemente, si fanno poche fusioni accuratamente preparate di forme desiderate e poi se ne fa uno stampo in gomma.


Questi pezzi di cera hanno il disegno delle venature dell’osso di seppia su entrambi lati e possono essere utilizzati per bracciali, collane e orecchini. Generalmente, uso il filo mezzo-tondo di cera lungo e stretto come parte centrale di fedi matrimoniali con bordi laterali a filo liscio. Ho usato questi elementi, su richiesta del cliente, per realizzare molti gioielli.


Questo oggetto, realizzato su ordine personalizzato del cliente, è appena uscito del mio banco di lavoro, ed è possibile vederlo anche in altre foto qui. Il cliente ha chiesto espressamente che la base del bracciale avesse il disegno dell'osso di seppia. Il bracciale è lungo 19 cm, alto 2,5 cm e pesa 77 grammi. La mia stima per quanto riguarda la quantità di oro necessario per il bracciale era di 71 grammi utilizzando 1 mm come spessore medio. Ciò significava che lo spessore necessario per la base dovesse essere di 0,8 mm o meno. Mentre l'interno del bracciale doveva essere liscia.


Ecco come fare. Porta in piano con carta vetrata 2 o 3 ossi di seppia. Con una spazzola morbida elimina la polvere dalle venature dell’ossa. Spolvera con talco entrambi i lati di un foglio di 1 mm di cera duttile e stendi la cera sull'osso di seppia.


Usa guanti monouso in lattice sottile per evitare di lasciare impronte digitali. Pressa la cera sull’osso di seppia. Premi con fermezza e omogeneamente per ottenere una buona impressione sulla cera. Rimuovi delicatamente il foglio di cera e ritaglia le forme con le dimensioni necessarie.

In conclusione, ho sempre dell’osso di seppia nel mio laboratorio, sia che mi serva per una fusione veloce, sia che voglia rubare un disegno alla natura.

giovedì 7 gennaio 2010

Come Attraverso un Vetro, Velatamente...

Nel fotografare i gioielli, in generale ho usato un arrangiamento in cui l'oggetto è messo su una superficie di vetro non-riflettente posizionata sopra un gradiente di sfondo. Tutte le foto su mio sito web sono state fatte in questo modo, il che dona al sito un'apparenza omogenea e l'aspetto di una galleria "seria" di esposizione per gioielli. Per Etsy volevo invece delle foto più casual e luminose e, quando dico luminose, penso automaticamente alle tonalità chiara. Quindi vorrei che almeno una parte dello sfondo fosse bianca.

A scopo di prova, ho usato un ciondolo foldformed di oro e argento puro. Il ciondolo è stato fotografato su sfondi diversi in questa sequenza:
* Su vetro non-riflettente posizionato sopra uno sfondo bianco.
* Su vetro non-riflettente adagiato su uno sfondo bianco.
* Con l'oggetto posto direttamente su uno sfondo bianco.
Tutte le altre variabili possibili come l'illuminazione, il tempo di esposizione, il bilanciamento del bianco prefigurata, ecc., venivano mantenute costanti. Come si può vedere delle foto qui sotto riportate, il mettere un supporto di vetro sotto il gioiello rende lo sfondo più scuro.





Qui sopra sono indicati i risultati ottenuti importando la foto originale in PhotoShop ed applicando alcune correzioni. Io voglio uno sfondo bianco. Quindi ho scelto un punto sulla sfondo di ciascuna foto e, usando il tool delle curve, ho portato arbitrariamente i canali R, G e B al valore 245 (laddove il bianco corrisponde a 255). Usando le curve, il contrasto era posto al valore di 65.

I risultati sono state alquanto accentuati per le due foto con lo sfondo più scuro dovuto allo strato vetroso; quindi ho ri-fotografato il monile sia sul vetro elevato che sul vetro adagiato sullo sfondo banco. Ma ho avto l'accortezza di piazzare un piccolo pezzo di carta bianca sopra il vetro in modo da poterlo vedere nell’angolo superiore a sinistra del mirino. Avrei potuto eliminare il pezzo di carta dall’immagine, ma ne ho lasciato un pezzetto nella foto per dimostrare il procedimento.

Qui sotto sono riportate le foto originali non ritoccate e più sotto le foto corrette in PhotoShop.





Questa volta il punto di sfondo da portare verso il bianco è stato scelto dalla piccola area bianca in alto a sinistra in quanto è noto che essa dovrebbe essere bianca. Ancora una volta con il tool delle curve R, G e B sono stati portati a 245 ed il contrasto a 65.

La morale della storia è che, certamente, usando uno strato di vetro non-riflettente, sia elevato, sia posto direttamente sullo sfondo, si ha come risultato di scurire lo sfondo stesso della foto. Ma fotografando l’oggetto posto direttamente sullo sfondo bianco o quasi bianco, le area chiare possono essere portate al bianco. Infine, un piccolo ed eliminabile campione bianco piazzato sul vetro può essere impiegato come un valido punto di correzione del colore.