Al aveva un hobby. Egli era stato insegnante della quinta
elementare, impiegato della posta, aveva servito nel nucleo aria nella seconda
guerra mondiale e fu parte della Guardia Nazionale per 30 anni. In realtà, aveva diversi hobby, ma
quello che mi ha dato il privilegio di collaborare con lui era l'hobby di
collezionare turchese e creare gioielli.
Da ricordi di famiglie Al ha raccolto turchese da miniere a cielo aperto
in Nuovo Messico l'estate del 1951.
Dal colore e la composizione delle pietre penso che essi siano dalla
miniera Santa Rita (per la maggior parte delle pietre singole) e la Tyrone
miniera (per alcune pepite).
Entrambe queste miniere sono vicino alla Gila National Reserve in Nuovo
Messico.
Gli eredi mi
hanno portato 24 pietre sciolte, tutte tagliate e lucidate; circa il 50% con
Devcon applicato sul retro, che indica già una certa esperienza nella
lavorazione delle pietre. Il
sostegno è aggiunto alle pietre grezze per consolidare i pezzi sottili o
fragili, in modo che possono essere tagliati e lucidati. C'erano anche 41 pepite di turchese,
numerosi piccoli pezzi di rami di corallo e un ciondolo ferro di cavallo, 2
basi per bolo tie, una fibbia di cintura mezzo finito e una piccola montatura
per un pezzo di turchese. E
c'era anche un sacchetto di filo e lastre di argento, perline, maglie, foglie e
altre forme preformate.
So poco o nulla
del taglio e consolidamento delle pietra ma sono stata positivamente impressa
dalla capacità di lavorazione di argento di questo determinato hobbista. E così ho cominciato a
collaborare con lui e i suoi eredi.
Il desiderio dei figli era che ogni membro della famiglia avrebbe avuto
un pezzo di turchese montati in argento 925 – moglie, una cognata, figlie,
nipoti, pronipoti, una amica e me stesso.
Sentivo che il
mio primo obbligo era di rendere funzionale e ben rifinito gli oggetti che Al
aveva iniziato e non completato.
Ancora una volta, mi ha colpito l'abilità tecnica di Al anche nel
saldare castoni leggeri su una base pesante senza fondere il metallo.
Tutte le
montature che ho fatto sono fatte a mano e sono pezzi unici. Le tecniche utilizzate vanno dalla
microfusione a cera persa, alla fabbricazione e il fold forming. E’ naturale che il turchese non
stabilizzato sia un po’ fragile e quindi ho rivestito tutti i fori delle pepite
con tubi d'argento affinché, il materiale usato per l’infilatura (in questo caso
filo d'argento) non entra in contatto con e non intacca il turchese.
Vivo e lavoro in
Italia e la famiglia di Al è negli Stati Uniti. Generalmente torno negli Stati Uniti una volta l’anno così
ho avuto un anno per completare questo progetto. Quando avevo ordinazione qui, mi applicavo a sbrigare
l’ordine per poi ritornare a impegnarmi per la sistemazione del turchese. Essendo che faccio solo gioielli su
ordinazione, il cliente finale è una persona che ho visto o di cui ho sentito
parlare e penso a loro mentre faccio il design, lavoro il metallo e preparo la
montatura per le pietre. Mi era
stato dato il nome di ogni membro della famiglia e alcuni di loro erano stati
descritti per caratteristiche fisiche o per personalità. Così ho passato un sacco di tempo
quell’anno pensando alle persone della famiglia di Al.
Tutti i gioielli
erano accompagnati con una piccola, rimovibile targhetta d’argento con "Al e Jane Jones Legacy"
incisa su un lato e "Nuovo Messico Turchese 1951" sul secondo lato.
Dopo che il
progetto era finito, un genero di Al ha menzionato che Al era daltonico, ma non
il normale rosso-verde daltonico.
Al vedeva solo in nero bianco e sfumature di grigio. Quando noi saldiamo, osserviamo
attentamente il colore del metallo per determinare quanto è caldo. Come ha fatto Al a saldare? Come ha fatto Al a distinguere un pezzo
di turchese dai ciottoli circostanti e il terriccio?