giovedì 14 marzo 2013

Un Lascito Turchese

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Al aveva un hobby.  Egli era stato insegnante della quinta elementare, impiegato della posta, aveva servito nel nucleo aria nella seconda guerra mondiale e fu parte della Guardia Nazionale per 30 anni.  In realtà, aveva diversi hobby, ma quello che mi ha dato il privilegio di collaborare con lui era l'hobby di collezionare turchese e creare gioielli.  Da ricordi di famiglie Al ha raccolto turchese da miniere a cielo aperto in Nuovo Messico l'estate del 1951.  Dal colore e la composizione delle pietre penso che essi siano dalla miniera Santa Rita (per la maggior parte delle pietre singole) e la Tyrone miniera (per alcune pepite).  Entrambe queste miniere sono vicino alla Gila National Reserve in Nuovo Messico.

 Gli eredi mi hanno portato 24 pietre sciolte, tutte tagliate e lucidate; circa il 50% con Devcon applicato sul retro, che indica già una certa esperienza nella lavorazione delle pietre.  Il sostegno è aggiunto alle pietre grezze per consolidare i pezzi sottili o fragili, in modo che possono essere tagliati e lucidati.  C'erano anche 41 pepite di turchese, numerosi piccoli pezzi di rami di corallo e un ciondolo ferro di cavallo, 2 basi per bolo tie, una fibbia di cintura mezzo finito e una piccola montatura per un pezzo di turchese.   E c'era anche un sacchetto di filo e lastre di argento, perline, maglie, foglie e altre forme preformate.

So poco o nulla del taglio e consolidamento delle pietra ma sono stata positivamente impressa dalla capacità di lavorazione di argento di questo determinato hobbista.   E così ho cominciato a collaborare con lui e i suoi eredi.  Il desiderio dei figli era che ogni membro della famiglia avrebbe avuto un pezzo di turchese montati in argento 925 – moglie, una cognata, figlie, nipoti, pronipoti, una amica e me stesso.

Sentivo che il mio primo obbligo era di rendere funzionale e ben rifinito gli oggetti che Al aveva iniziato e non completato.  Ancora una volta, mi ha colpito l'abilità tecnica di Al anche nel saldare castoni leggeri su una base pesante senza fondere il metallo.

Tutte le montature che ho fatto sono fatte a mano e sono pezzi unici.  Le tecniche utilizzate vanno dalla microfusione a cera persa, alla fabbricazione e il fold forming.  E’ naturale che il turchese non stabilizzato sia un po’ fragile e quindi ho rivestito tutti i fori delle pepite con tubi d'argento affinché, il materiale usato per l’infilatura (in questo caso filo d'argento) non entra in contatto con e non intacca il turchese.




Vivo e lavoro in Italia e la famiglia di Al è negli Stati Uniti.  Generalmente torno negli Stati Uniti una volta l’anno così ho avuto un anno per completare questo progetto.  Quando avevo ordinazione qui, mi applicavo a sbrigare l’ordine per poi ritornare a impegnarmi per la sistemazione del turchese.  Essendo che faccio solo gioielli su ordinazione, il cliente finale è una persona che ho visto o di cui ho sentito parlare e penso a loro mentre faccio il design, lavoro il metallo e preparo la montatura per le pietre.  Mi era stato dato il nome di ogni membro della famiglia e alcuni di loro erano stati descritti per caratteristiche fisiche o per personalità.  Così ho passato un sacco di tempo quell’anno pensando alle persone della famiglia di Al.

Tutti i gioielli erano accompagnati con una piccola, rimovibile targhetta d’argento  con "Al e Jane Jones Legacy" incisa su un lato e "Nuovo Messico Turchese 1951" sul secondo lato.

Dopo che il progetto era finito, un genero di Al ha menzionato che Al era daltonico, ma non il normale rosso-verde daltonico.  Al vedeva solo in nero bianco e sfumature di grigio.  Quando noi saldiamo, osserviamo attentamente il colore del metallo per determinare quanto è caldo.  Come ha fatto Al a saldare?  Come ha fatto Al a distinguere un pezzo di turchese dai ciottoli circostanti e il terriccio?